Caos istituzionale e politico

Da "IL MESSAGGERO - CRONACA DI ROMA" di giovedì 29 dicembre 2011

IL RETROSCENA L`allarme di Pecoraro ai ministri «Rischiamo i rifiuti in strada» Alle 16 di ieri pomeriggio il prefetto di Roma. Giuseppe Pecoraro, ha percorso in grande fretta il chilometro e mezzo che divide Palazzo Valentini da Palazzo Cingi. C`era in corso il consiglio dei Ministri e, in modo del tutto irrituale, ha chiesto di essere ricevuto, perché c`era in corso un`emergenza vera. Dalla riunione del Governo è uscito il sotto- Il commissario straordinario ricevuto da Catricalà segretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, per incontrarlo.

Non è la prima volta che lo spettro del- l`emergenza rifiuti nella Capitale diventa un caso nazionale. Qualche settimana fa il presidente della Regione, Renata Polverini, ne aveva parlato, in un lungo colloquio, al capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Ma ieri pomeriggio c`era un evento-nuovo a causa del quale Pecoraro ha detto, senza troppi giri di parole; a Catricalà: «Fra cinque o sei giorni avremo i rifiuti per strada a Roma. Sarà molto peggio che a Napoli. Sarà una catastrofe per i romani, ma anche per l`immagine del nostro Paese». Pecoraro, che a settembre aveva ricevuto i poteri da commissario straordinario dal precedente governo, ieri si è trovato disar- cionato a causa della decisione del giudice del Consiglio di Stato che di fatto sospendeva i suoi poteri fino al 17 gennaio. Non solo si ferma con quell`atto del Consiglio di Stato la realizzazione delle due discariche provvisorie, ma soprattutto si crea un vuoto di potere, perché di fatto né Pecoraro né Polverini avrebbero potuto firmare la proroga di Malagrotta.

Sintesi: rifiuti per strada. Il Governo ha capito che doveva intervenire subito, ma c`era un ostacolo da superare:

il Consiglio di Stato aveva di fatto sospeso il decreto con il quale Berlusconi aveva proclamato l`emergenza e quindi nominato il commissario.

Un provvedimento fotocopia sarebbe stato attaccabile. Di qui la decisione di aumentare il livello dell`emergenza:

non più per la sola questione Malagrotta, come era stato fatto a settembre da Berlusconi, ma per l`intera provincia di Roma. Da ieri c`è l`emergenza rifiuti per tutta l`area della provincia. Quando Pecoraro è tornato a Palazzo Valentini, legittimato dal Governo, ha firmato la proroga di Malagrotta fino al 30 giugno. Da servitore dello Stato, ma anche da napoletano, da settembre ripete: «Non voglio che nella Capitale si ripeta il dramma che ha travolto la mia città». Ieri pomeriggio quell`ipotesi, per alcune ore, è apparsa molto concreta.

M.Ey.